LIS E SEMIOTICA
Abstract
L'idea di svolgere una tesi sulla LIS scaturisce dal messaggio che insegnanti silenziosi(Anna Buccino, Anna Maria Perrazza, Vito Andriola), hanno saputo trasmettere. Un segno LISvale tanto quanto mille parole.Il primo capitolo della tesi prende in esame la LIS da un'ottica semiotica. Un approcciocomparativo con la lingua verbale è stato necessario per poter analizzare con migliorecomprensione la lingua dei segni, procedendo per raffronti ed opposizioni con una realtà piùnota. Questo capitolo introduce l'applicazione alla LIS dello schema dei fattori dellacomunicazione di Jakobson; le microstrutture della LIS: cheremi, coppie minime, segni LIS, conl'intento di dimostrare che in ognuno di questi livelli si manifesti arbitrarietà, nonché iconicitàed indicalità intesa come somiglianza tra la lingua e la realtà a cui si riferisce. Il secondocapitolo è dedicato alle possibili classificazioni dei segni LIS: iconicità fissa e dinamica,simboli, denotazioni e connotazioni. Il terzo capitolo prende in esame le macrostrutture della LISsottolineando il ruolo della simultaneità e sequenzialità in lingua dei segni, prendendo in esamel'esistenza dell'iconicità di tipo diagrammatico evidenziando le differenze rispetto alle linguevocali.Il quarto capitolo riguarda l'eterogeneità e l'evoluzione della LIS come sistema di simbolirelativamente arbitrari con regole grammaticali, sintattiche e morfologiche che mutano e sievolvono nel tempo e che i membri di una comunità condividono ed usano per interagire,comunicare idee, emozioni, sentimenti e per trasmettere la propria cultura. Una lingua storiconaturalesoggetta al cambiamento storico della cultura sorda.
Parole chiave
segno; arbitrareità; iconicità; simboli; evoluzione
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PDFDOI: https://doi.org/10.15162/1970-1861/150
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