LA LIS (LINGUA ITALIANA DEI SEGNI): UNA FORMA DI COMUNICAZIONE CHE SERVE AI BAMBINI AUTISTICI UDENTI OLTRE CHE AI BAMBINI SORDI

LORETA MONTI

Abstract


Il mio lavoro è articolato in tre capitoli. Nel primo ho parlato delle caratteristiche dei soggettiautistici, dei loro rapporti all’interno della famiglia e delle varie strategie di intervento; nelsecondo capitolo ho raccontato un’esperienza di un bambino autistico trattato con la LIS, chefarà capire come questa lingua possa essere utilizzata in concomitanza con altri metodi educativie come si può recuperare attraverso la LIS quella dimensione sociale e ludica che si perdequando l’handicap, in questo caso specifico l’autismo, viene visto solo come una patologia dacurare; infine, nel terzo capitolo, ho esposto delle riflessioni sull’utilizzo della LIS con altrepatologie differenti da quella della sordità.

Parole chiave


autismo; sordità; metodologie di aiuto; lis

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DOI: https://doi.org/10.15162/1970-1861/151

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