Tradurre la creatività di Hédi Bouraoui

Autori

  • Nicola D’Ambrosio Università degli Studi di Bari Aldo Moro

DOI:

https://doi.org/10.15162/trd-ba/306

Abstract

Bouraoui rifugge dall’uso standardizzato della lingua che è arricchita
grazie a una continua violenza, fatta di sfide alla grammatica e
alla comunicazione normativa, a neologismi, a expressions figées rivitalizzate, alla vasta gamma d’invenzioni estratte dal suo cappello magico, alle sue arditezze lessicali, alle ambivalenze linguistiche e interpretative, ai virtuosismi dell’abile faber che crea scosse verbali all’interno delle strutture linguistiche, alterandone o distruggendone i rapporti logici, favorendo il sorgere di una parola polisemica e polifonica, attraverso una collisione creativa, accostamenti imprevedibili e insoliti.

Biografia autore

Nicola D’Ambrosio, Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Dipartimento di Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate

NICOLA D’AMBROSIO insegna Letterature francofone alla Facoltà di Lingue dell’Università di Bari. Corrispondente permanente per l’Italia del Canada-Maghreb Centre di Toronto, è il traduttore ufficiale
del poeta-romanziere Hédi Bouraoui. Ha partecipato a programmi culturali radiofonici e televisivi in Italia e in Canada. Ha curato la traduzione di tre romanzi di Hédi Bouraoui, Frammenti di donna, Così parla la Torre CN e La Donna Faraone, e di una raccolta
di poesie, Illuminazioni autistiche. Pensieri-lampi. Ha pubblicato una Bibliographie méthodique de la poésie maghrébine de langue française (Schena-Nizet, Fasano-Paris), oltre a saggi e articoli sia in Italia che in Canada.

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Pubblicato

2014-07-22