Teatro di Babele. La risorsa drammatica del plurilinguismo: il caso Gil Vicente

Authors

  • Ugo Serani Università degli Studi di Bari Aldo Moro

DOI:

https://doi.org/10.15162/trd-ba/323

Abstract

In questa breve nota si cerca di mettere a fuoco i problemi legati alla traduzione dei testi del drammaturgo portoghese del Cinquecento Gil Vicente: problemi che vanno dall’uso spregiudicato delle varietà linguistiche portoghesi e castigliane al rigoroso uso del verso; dall’ingresso sulla scena di italiani e piccardi a quello di gitani e mori; dal ricorso a diversi registri linguistici alla distanza temporale e culturale che separa il lettore/spettatore odierno da quello del Portogallo del Cinquecento.

Author Biography

Ugo Serani, Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Dipartimento di Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate

UGO SERANI è ricercatore di Letterature portoghese e brasiliana presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere di Bari, si occupa prevalentemente di letteratura portoghese del Cinquecento e in particolare di Gil Vicente (L’immagine allo specchio. Il teatro di Corte di Gil Vicente, Bagatto, Roma 2000). Ha tradotto testi di Fernando Pessoa (Il banchiere anarchico, Passigli, Firenze 2001; I Trentacinque sonetti, Passigli, Firenze 1999), Eça de Queirós (Racconti esemplari, Liguori, Napoli 2000), Camilo Castelo Branco (Cosa fanno le donne. Romanzo filosofico, Voland, Roma 2000).

Published

2014-07-24