Lo stile di Flaubert alla prova di traduzione

Autori

  • Ida Porfido Università degli Studi di Bari Aldo Moro

DOI:

https://doi.org/10.15162/trd-ba/320

Abstract

L’episodio è ben noto: nel 1920 Proust ha espresso un giudizio molto lusinghiero sullo stile di Flaubert e da allora il suo saggio è diventato un riferimento imprescindibile in ambito di critica letteraria.

Alla luce delle considerazioni di Proust, ci è parso interessante verificare se i preziosi flaubertismi da lui individuati siano stati innanzitutto riconosciuti e poi opportunamente salvaguardati nella traduzione italiana di un’opera di Flaubert. La nostra scelta è quindi caduta su Un coeur simple che, oltre a essere il racconto più famoso dell’autore, è un testo breve e scritto a pochi anni dalla morte, ovvero nel pieno della sua maturità letteraria.

Biografia autore

Ida Porfido, Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Dipartimento di Lettere lingue arti. Italianistica e culture comparate

 IDA PORFIDO è ricercatrice confermata di Letteratura francese presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Bari.

Ha pubblicato articoli sulla follia in Rabelais, sulla stampa rivoluzionaria francese nella seconda metà dell’Ottocento, sul mito di Don Giovanni in Baudelaire, sull’immaginario decadente nei romanzi di Mirbeau, sul duello letterario tra Sainte-Beuve e Balzac, sulle commistioni tra discorso sociopolitico e generi letterari nell’opera di Vallès. Questi ultimi studi, in particolare, sono il frutto della sua collaborazione pluriennale con un gruppo di ricerca interno al Laboratoire de lexicométrie et textes politiques de l’École Normale Supérieure di Saint-Cloud (Parigi).

Membro del GREC (Groupe de recherche sur l’extrême contemporain), da qualche anno si interessa in maniera specifica sia all’attualità narrativa, studiando alcuni romanzi incentrati sul periodo dell’Occupazione nazista in Francia, sia alle problematiche inerenti alla traduzione letteraria, volgendo in italiano opere di autori classici (Perrault, Zola, Mirbeau, Flaubert), ma anche di scrittori contemporanei (per il teatro P. Sales e J. Pommerat, per il romanzo A. Bertina).

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Pubblicato

2014-07-23