COMUNICARE ATTRAVERSO IL CORPO

ALESSANDRA VECCHIO

Abstract


Questo percorso parte da quello che è l’handicap del sordo, ossia lacomunicazione, come conseguenza della sordità. La comunicazione èriflesso innato degli esseri umani, proprio perché questo processo inizia sinda prima della nostra nascita, nella vita intrauterina, attraverso il contattodella madre con il bambino. Dopo la nascita, nonostante il linguaggioverbale non si sia ancora sviluppato, il bambino trova comunque delle viealternative per trasmettere alla mamma le sue esigenze. L’arrivo di unbambino sordo in famiglia udente comporta un disequilibrio, in questasituazione c’è una componente che non andrebbe mai persa di vista, lacostante comunicativa. Lo stile comunicativo, che favorirebbe unapprendimento facilitato è la Lis, poiché utilizza un metodo basato sullacomunicazione visiva. Tali difficoltà invece non apparterranno ad unbambino sordo che nasce in una famiglia di sordi, perché la comunicazioneè basata sin dalla nascita sulla Lis, loro la lingua madre. Ma la lis non è dainterpretare come l’unica lingua di cui i sordi dovrebbe fare uso,l’insegnamento della lingua italiana accompagnato dalla lingua dei segnisarebbe la formazione ideale da offrire al sordo, per garantirgli autonomiae indipendenza futura. Le preoccupazioni per i genitori non si arrestanoalla comunicazione, poiché tutto il futuro del sordo lascia sempre un alonedi incertezza tale da richiedere la costante attenzione della famiglia.L’integrazione scolastica e sociale, i rapporti interpersonali, mondouniversitario e del lavoro.

Parole chiave


comunicazione; sordità; sensi

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DOI: https://doi.org/10.15162/1970-1861/159

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