Per un approccio di genere al linguaggio istituzionale. Perché utilizzare i femminili professionali e perché proprio adesso

Giorgio Borrelli

Abstract


Questo testo intende affrontare l’approccio di genere al linguaggio, un te-ma sempre più presente nel dibattito pubblico. In particolare, il contributo affronterà i sostantivi femminili professionali e l’uso del maschile sovra-esteso o non marcato. I sostantivi femminili professionali designano ruoli o professioni svolti da donne e sono emersi con la crescente presenza femminile in ambiti tradizionalmente maschili, accompagnando l’emancipazione femminile e le rivendicazioni del femminismo. Il maschile sovra-esteso si riferisce all’uso di sostantivi e aggettivi maschili con presunta funzione inclusiva delle forme femminili. Verrà proposta un’analisi sintetica di queste problematiche, aiutando a riconoscere alcuni stereotipi linguistici e proponendo strategie di riformulazione per un approccio di genere al linguaggio. 

 

This paper intends to address the gendered approach to language, a topic that is increasingly present in the public debate. In particular, the contribution will address the Italian professional feminine nouns and the use of the over-extended or unmarked masculine gender form. Professional feminine nouns designate roles or professions performed by women and have emerged with the increasing presence of women in traditionally masculine fields, accompanying women’s emancipation and the claims of feminism. The over-extended masculine refers to the use of masculine nouns and adjectives with a presumed inclusive function of feminine forms. A synthetic analysis of these issues will be proposed, helping to recognise some linguistic stereotypes and proposing reformulation strategies for a gendered approach to language.


Parole chiave


femminismo; femminili professionali; genere; linguaggio; maschile sovra-esteso; feminism; gender; language; professional feminine; over-extended masculine

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Riferimenti bibliografici


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DOI: https://doi.org/10.15162/1827-5133/1998

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