Storia della rivista

Sin dalla sua fondazione, “Post-filosofie” si è posta l’obiettivo di dare spazio alle ricerche più innovative nei diversi campi del sapere filosofico.

 

Nel campo della filosofia teoretica, “Post-filosofie” ha tra i suoi compiti quello di indagare il retroterra filosofico-concettuale (metafisico, ontologico, scientifico, teologico-politico) da cui è sorta e tuttora si sviluppa, dentro e fuori la tradizione occidentale del logos, la produzione di concetti e categorie che cercano di definire le questioni cruciali del contemporaneo, come quelle che ruotano, per esempio, intorno alle seguenti parole-chiave: Io/Sé, Altro/a, Soggetto/Oggetto, Identità/Alterità, Teoria/Prassi, Spazio/tempo, Segno/Corpo, Riconoscimento/Misconoscimento, Oppressione/Libertà, Dominio/Uguaglianza. In tal senso, essa contribuisce, attraverso gli studi che pubblica, di respiro nazionale e internazionale, al più avanzato e attuale dibattito teoretico del presente.

 

Nel campo della filosofia morale, “Post-filosofie” ha intrapreso un lavoro di delimitazione critica delle più rilevanti questioni poste dalla filosofia morale e dal dibattito etico contemporaneo. Esso consiste nell’accettare le sfide del pensiero e del mondo in cui viviamo sul terreno della sperimentazione e delle pratiche filosofiche, facendo emergere volta per volta la fecondità e i limiti dei concetti che l’etica, sia teorica che applicata, elabora e diffonde.

Democrazia, Diritti Umani, Multiculturalismo e Intercultura, Genere e Intersezionalità, Teoria critica della razza, Multietnicità e Dialogo interreligioso sono le chiavi per indagare le sfide del presente e della complessità sociale, affinando gli strumenti della critica alla hubris economicistica del turbo-capitalismo del primo ventennio del XXI secolo, al contempo, provando a dare voce e problematizzare le domande di riconoscimento e valorizzazione delle molteplici “differenze” che lo abitano.

 

Nel campo dell’estetica e della filosofia dei linguaggi, “Post-filosofie” si pone il compito di indagare quella torsione interna alla tradizione filosofica rappresentata dalla linguistic turn. “Post-filosofie” ha sempre dato ampio spazio a studi volti ad analizzare nuovi linguaggi (verbali e non verbali) e nuovi registri (artistici, letterari, culturali), focalizzandosi sulle relazioni tra la dimensione sociale e le molteplici forme di semiosi, comunicazione e produzione estetica. Ha nel tempo ospitato saggi prestigiosi che hanno dato un impulso molto rilevante al dibattito in ambito estetico, semiotico e filosofico-linguistico, creando e lanciando innovative categorie in grado di pensare e far comprendere il presente e le sue più avanzate declinazioni nel più allargato ambito estetico.

 

Nel campo della storia della filosofia, “Post-filosofie” ha tra i suoi principali obiettivi euristici il compito di riattraversare, in una prospettiva che privilegia il metodo storico-filosofico, tanto le analitiche della verità quanto le ontologie dell’attualità con un approccio critico-genealogico. L’interrogazione che prende avvio dalle aporie del presente, richiedendo sempre nuovi schemi ermeneutici e inediti strumenti concettuali, non può che riferirsi al processo storico che dalla nascita

della filosofia in Grecia ha condotto alla proliferazione di categorie e conoscenze specialistiche necessarie sia alle scienze naturali che alle scienze umane o sociali. Dal politico al religioso, dal sociale al giuridico, dall’economico allo psicologico, ogni campo della produzione intellettuale non può esimersi dal confrontarsi con l’ambito discorsivo che la storia della filosofia ha tracciato nella sua storia millenaria.

 

Nel campo della filosofia politica, “Post-filosofie” ha sempre avuto un interesse particolare alle implicazioni politiche dell’elaborazione teorica e della pratica filosofica. Le tematiche della Democrazia, dei Diritti Umani, del Multiculturalismo e dell’Intercultura, così come le questioni di Genere e Intersezionalità, la Teoria critica della razza, la Multietnicità e il Dialogo interreligioso, rappresentano le chiavi interpretative per indagare le sfide politiche del presente e la complessità̀ sociale. Questo sforzo intellettuale è volto a raffinare gli strumenti della critica alla hubris economicistica del turbo- capitalismo del primo ventennio del XXI secolo. Parallelamente, la rivista si impegna a dare voce alle domande di maggiore inclusività̀ e giustizia sociale, oltre che di riconoscimento delle molteplici “differenze” che caratterizzano la nostra società̀, affrontando tali questioni attraverso un approccio di filosofia politica.