GLI AUDIOVISIVI NELLA GLOTTODIDATTICA: UN’UNITA’ DI APPRENDIMENTO BASATA SU SEQUENZE TRATTE DAL FILM “VIAGGI DI NOZZE” di CARLO VERDONE
Abstract
La visione di un film in classe e’ importante ai fini della presentazione delle
componenti paralinguistiche della comunicazione (pronuncia, intonazione, pause,
ritmo, accento), ma diventa addirittura indispensabile per la comprensione delle
componenti extralinguistiche: i gesti,la mimica facciale (cinesica), la distanza fra gli
interlocutori (prossemica), il significato sociale di oggetti e vestiti (oggettemica e
vestemica) non possono essere analizzabili tramite materiali cartacei o audio. I film
sono un veicolo di conoscenza di molti aspetti sociali legati al contesto linguistico dei
parlanti nativi, che possono stimolare un confronto interculturale; sono inoltre utili
per presentare agli studenti campioni di varietà linguistiche, allo scopo di ampliare il
loro repertorio comunicativo. Dopo la visione, tecniche di produzione orale come la
drammatizzazione e il roleplay diventano un valido riassunto dei principali tratti
prosodici ed extralinguistici analizzati nel video. Una regola da non dimenticare
nell’uso di un film in classe è quella di selezionare sequenze brevi e significative, che
non superino complessivamente i 5-10 minuti. Una visione più lunga non
garantirebbe la concentrazione degli studenti e potrebbe rendere poco agevole la
costruzione di percorsi didattici adeguati.
componenti paralinguistiche della comunicazione (pronuncia, intonazione, pause,
ritmo, accento), ma diventa addirittura indispensabile per la comprensione delle
componenti extralinguistiche: i gesti,la mimica facciale (cinesica), la distanza fra gli
interlocutori (prossemica), il significato sociale di oggetti e vestiti (oggettemica e
vestemica) non possono essere analizzabili tramite materiali cartacei o audio. I film
sono un veicolo di conoscenza di molti aspetti sociali legati al contesto linguistico dei
parlanti nativi, che possono stimolare un confronto interculturale; sono inoltre utili
per presentare agli studenti campioni di varietà linguistiche, allo scopo di ampliare il
loro repertorio comunicativo. Dopo la visione, tecniche di produzione orale come la
drammatizzazione e il roleplay diventano un valido riassunto dei principali tratti
prosodici ed extralinguistici analizzati nel video. Una regola da non dimenticare
nell’uso di un film in classe è quella di selezionare sequenze brevi e significative, che
non superino complessivamente i 5-10 minuti. Una visione più lunga non
garantirebbe la concentrazione degli studenti e potrebbe rendere poco agevole la
costruzione di percorsi didattici adeguati.
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PDFDOI: https://doi.org/10.15162/1970-1861/219
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