Il soggetto-in-metamorfosi e l’amicizia in Virginia Woolf

Gianluca Viola

Abstract


Il saggio esplora la concezione dell’amicizia nell’opera The Waves di Virginia Woolf; mediante l’analisi di alcuni passaggi chiave dell’ultimo monologo contenuto nel romanzo, esso vorrebbe fare emergere la presenza di una diversa soggettività all’opera nella scrittura dell’autrice inglese, piuttosto differente dai modelli identitari letterari e filosofici precedenti: in questo cambio di paradigma, in cui il soggetto è preso irrevocabilmente in un ‘divenire-minore’ e in un superamento della posizione chiusa e limitante dell’Io psicologico e filosofico – esaminato facendo riferimento alla tecnica letteraria di Woolf e all’esperienza della sofferenza mentale di cui ella stessa soffrì – si radicano le possibilità ecologiche di una inedita soggettività umana, aperta, capace di metamorfosi e di ‘amicizia’ con l’altro da sé.

 

The paper explores the conception of friendship in Virginia Woolf's novel The Waves; through the analysis of same key passages of the last monologue in the novel, it aims to reveal the presence of a different subjectivity at work in the author's writing, quite different from previous literary and philosophical identity models: in this paradigm shift, where the subject is irrevocably caught up in a ‘becoming-minority’ and in an overcoming of the closed and limiting position of the psychological and philosophical ego – examined with reference to Woolf's literary technique and her own experience of mental suffering – the ecological possibilities of an unprecedented human subjectivity, open, capable of metamorphosis and of 'friendship' with the other from oneself are rooted.
Kewords: Woolf,


Parole chiave


Woolf; ‘divenire-minore’; amicizia; metamorfosi; soggettività; Woolf; ‘becoming-minority’; friendship; metamorphosis; subjectivity

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DOI: https://doi.org/10.15162/2240-760X/2013

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Iconocrazia
Rivista di Scienze Sociali e Filosofia Politica

ISSN 2240-760X