Umanisti, pastori e cavalieri alla corte degli Este: l’"Arcadia" tra le "Pastorali" e il "Furioso"

Autori

Parole chiave:

Iacopo Sannazaro, Arcadia, Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto, intertextuality, Intertestualità

Abstract

Il contributo intende indagare gli influssi che l’Arcadia di Iacopo Sannazaro ha esercitato sulla produzione letteraria fiorita presso la corte estense tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, a partire dalle Pastorali di Boiardo. Attraverso l’analisi e il confronto di testi appartenenti a generi differenti, si tenta quindi di dimostrare come la struttura ibrida del prosimetro e la sua complessa intertestualità abbiano reso l’Arcadia un serbatoio tematico, stilistico e lessicale per i letterati ferraresi.

This contribution aims to investigate the influence of Iacopo Sannazaro’s Arcadia on the literary production that flourished at the Este court between the late 15th and early 16th centuries, starting with Boiardo’s Pastorali. Through analysis and comparison of texts belonging to different genres, the study seeks to demonstrate how the hybrid structure of the prosimetrum and its complex intertextuality established Arcadia as a thematic, stylistic, and lexical reservoir for Ferrarese writers.

Biografia autore

Giorgio Meledandri, Università degli Studi di Bari

Giorgio Meledandri, dottorando di ricerca in Lettere, Lingue e Arti presso l’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, sta attendendo all’edizione critica e commentata delle Epistole di Dante. È tra i curatori, con Davide Canfora e Riccardo Viel, di Per un breviario dantesco, vol. III (Cacucci, 2022) e, con Elena Santagata, di Eterotopie contemporanee (Edizioni di Pagina, 2024).

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Pubblicato

2025-03-04

Fascicolo

Sezione

Saggi