Leggere Pontano a Napoli nel Settecento: le traduzioni di Michelangelo Grisolia

Margherita Sciancalepore

Abstract


Nell’ambito di una più vasta ricerca sulla tradizione delle opere di Giovanni Pontano e sulla divulgazione del suo pensiero in epoca moderna, il presente contributo si sofferma sulle forme di ricezione rintracciabili nel corso del XVIII secolo, un momento poco indagato dalla tradizione di studi riguardanti l’umanista, eppure ricco di spunti critici e di implicazioni storiche, politiche e culturali, soprattutto per il Regno di Napoli. In queste pagine sono presentate alcune riflessioni sulle intenzioni all’origine di una specifica iniziativa editoriale, quella dell’abate Michelangelo Grisolia, ecclesiastico di origine mormannese e professore di etica presso la Reale Accademia Militare di Napoli che negli anni ‘80 del Settecento ha realizzato le traduzioni del De principe e del De fortitudine.

In the subject matter concerning the disclosure of Giovanni Pontano’s works, related to the dissemination of his thought in the Modern Age, this paper lingers over the ways of author’s reception during the XVIII century, not adequately highlighted by the surveys about Pontano, even though that entails critical and historical hints and political and cultural as well, especially for the Reign of Neaples. This work aims to display some considerations concerning the purpose of Michelangelo Grisolia, who translated, in the 80’s of the XVIII century, the De principe and the De fortitudine.


Parole chiave


Giovanni Pontano, Michelangelo Grisolia, De principe, De fortitudine, Umanesimo napoletano, Illuminismo meridionale, Traduzione, Neapolitan Humanism, Southern Enlightenment, Translation

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E-ISSN: 2785-4507