Construal Level Theory of Psychological Distance e rischio per l’ambiente
Abstract
Il presente lavoro è un tentativo embrionale di proporre un paradigma scientifico alla Corporate RiskDisclosure, sulla scorta degli studi empirici condotti in materia di comunicazione del rischio ambientale tout court, attraverso l’applicazione della Construal Level Theory (Liberman e Trope, 2008). Quest’ultima ci prospetta la conoscenza del fenomeno come un costrutto mentale che si sviluppa, in modo astratto o concreto, a seconda della distanza determinatasi tra il soggetto ed il fenomeno su quattro dimensioni (temporale spaziale, probabilistica e sociale). Studi empirici hanno dimostrato che, manipolando le informazioni relative all’evento dannoso su una di queste quattro dimensioni, avvicinando l’evento al destinatario del messaggio, si rende più concreta, e dunque si aumenta, la percezione del rischio, evitando che quest’ultimo venga sottostimato dall’investitore e che all’impatto venga attribuito un minor prezzo, al momento della scelta d’investimento.
Nella prima parte viene descritto lo stato dell’arte della CRD ambientale in alcune legislazioni, nazionali e sovranazionali, e si propone una rassegna teorica della letteratura sui limiti della CRD ambientale; nella seconda parte si presenta la CLT nelle sue linee generali, nonché le sue applicazioni sperimentali specifiche in tema di comunicazione del rischio ambientale; ed, infine, vengono offerte alcune considerazioni conclusive in merito agli effetti potenziali che la CLT applicata alla CRD sul rischio climatico potrebbe spiegare nella percezione del rischio del lettore e, dunque, nelle scelte dell’investitore.
Parole chiave
Full Text
PDFDOI: https://doi.org/10.15162/2612-6583/1160
Refback
- Non ci sono refbacks, per ora.
E-ISSN: 2612-6583
Codice ANCE: E251746 eurobalkan.review@uniba.it