Non luoghi a procedere

Alberto Abruzzese

Abstract


L’Autore comincia questo saggio dedicando un’ampia analisi al film del regista Richard C. Sarafian Punto Zero (Vanishing Point) del 1971, mettendone in risalto le implicazioni che attribuisce al viaggio e la peculiarità che all’interno di esso assume il rapporto uomo-macchina. La seconda parte del saggio è dedicata al viaggio come «invenzione occidentale», facendone emergere le molteplici dimensioni e mettendolo infine in relazione alle trasformazioni che le nuove tecnologie e i nuovi media stanno imponendo alla nostra percezione dello spazio e del tempo.

 

The author begins this essay by dedicating an extensive analysis to the 1971 film by director Richard C. Sarafian Punto Zero (Vanishing Point), highlighting the implications it attributes to travel and the peculiarity that the man-machine relationship takes on within it. The second part of the essay is dedicated to travel as a "western invention", highlighting its multiple dimensions and finally relating it to the transformations that new technologies and new media are imposing on our perception of space and time.


Parole chiave


Viaggio; società dello spettacolo; non luoghi; tecnica; journey; entertainment society; non-places; technique

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Riferimenti bibliografici


Gilder G. (1995) [1990]. La vita dopo la televisione: il Grande Fratello farà la fine dei dinosauri?, Roma: Castelvecchi.

Poe E. A. (1946) [1837-1838], Le avventure di Arthur Gordon Pym, Torino: Paravia.




DOI: https://doi.org/10.15162/2240-760X/1652

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Iconocrazia
Rivista di Scienze Sociali e Filosofia Politica

ISSN 2240-760X