Call for papers

Deadlines:

Abstract (500 words): 17th March 2024                         Guidelines submission

Notification of acceptance: 14th April 2024

Article submission: 23rd June 2024                                 Guidelines submission

Publication: 30th November 2024

Length of articles: max 7000 words

To submit an article write to : rivista.echo@uniba.it 

 

  • Cinque sezioni: SAGGI; FOCUS, sezione dedicata ai laureati o ai dottorandi;  RECENSIONI; "ECHI DA BABELE";
  • Il contributo dovrà essere introdotto da un abstract in inglese (300 parole); Keywords in inglese (5); breve Bio;
  • Gli articoli della SAGGI dovranno essere di 6000 massimo 7000 parole bibliografia inclusa, mentre gli articoli per la sezione "Focus" dovranno essere di 15.000-20.000 caratteri spazi inclusi ed inclusa la bibliografia.
  • Inoltre, Echo valuterà la pubblicazione di saggi non tematici, da inserire nella sezione "Varie", secondo le modalità dichiarate e le tempistiche richieste per i saggi tematici in questo Cfp.



ECHO – Rivista Interdisciplinare di Comunicazione. Linguaggi, culture, società

CFP numero 6/2024, a cura di Massimo Fusillo, Federico Bertoni, Anna Chiara

Corradino, Simone Carati e Andrea Suverato


Afterworlds

Comunicazione e rappresentazione dell'aldilà

 

Life after death is a fiction. It imagines a world other than our own […] Fiction is also a kind of life after death and, in contemporary culture, the afterlife finds its most pervasive and diverse manifestations in the forms of narrative fiction.

(Bennett 2012, p. 1)

 

Immaginare, raffigurare, pensare mondi altri: l’aldilà è una costante transculturale che ha caratterizzato la storia del mondo, almeno da quando l’immaginazione umana ha iniziato a interrogarsi sui limiti della propria esistenza e sulla possibilità di travalicarne i confini. Nell’ultimo secolo, tuttavia, le rappresentazioni della vita dopo la morte hanno subito un profondo processo di trasformazione, intrecciando tradizioni antiche con nuove prospettive, che hanno innescato un dibattito tuttora molto fertile.

Le recenti riflessioni sulla morte e su ciò che viene dopo (e durante) sono al centro di una serie di studi interdisciplinari, come la Tanatologia, che hanno permesso di espandere notevolmente e di rinnovare il campo di riflessione sull'aldilà. A partire dalle narrazioni più collaudate e sostenute da tradizioni culturali di lunghissima durata, lo sguardo sull’aldilà si è allargato dunque a varie forme “altre” e relazionali tra il pre e il post mortem.

La letteratura e le arti si sono interrogate in vari modi su come narrare la vita dopo la morte, e nel farlo hanno adottato schemi e convenzioni spesso in contraddizione con i codici socioculturali di riferimento. Di frequente le narrazioni finzionali esulano infatti dal dualismo vita/morte, ma espandono il proprio campo semantico ai modi e ai mondi in cui il dopo si incontra con il prima, proponendo delle relazioni e delle spazialità complesse. Se la morte può essere considerata l’indicibile per eccellenza, è anche vero che il tentativo di tradurla in racconto, immagini ed esperienza costituisce di fatto una costante antropologica: “Death and dying are always culturally defined and embedded in a system of cultural beliefs and values” (Kalitzkus 2004, p. 142). Non è un caso che l’aldilà – come la finzione stessa (Lavocat 2016) – sia stato spesso pensato in termini di “territorio”, di vero e proprio “mondo possibile” (Pavel 1986), con le sue nomenclature (l’Ade greco-romano, il Valhalla norreno, il Bardo del buddhismo tibetano, l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso cristiani, e così via) e il suo insieme di norme riconoscibili, che ne regolamentano non solo i criteri di accesso, ma anche gli spostamenti all’interno dei suoi confini.

Naturalmente, l’immaginario degli afterworlds non annovera soltanto una serie di spazi fisici, ma anche i loro abitanti: il mito, la religione, la tradizione letteraria e il folklore popolare sono attraversati da figure (divinità, revenants, spettri, vampiri, zombie ecc.) che mettono in crisi l’opposizione tra vita e morte suggerita dal senso comune. L’indagine speculativa sull’aldilà, in questo senso, non testimonia soltanto dei modi di semantizzare e significare la vita dopo la morte, ma offre di riflesso una lente tramite cui studiare i sistemi culturali che hanno prodotto determinate narrazioni. La morte, esperienza antropologica cruciale, diventa in altre parole il prisma tramite cui interrogare l’ideologia, le convenzioni, le speranze, le paure e le angosce di un’epoca.

Neppure il processo di secolarizzazione che ha investito in modo particolare l’Occidente a partire dall’età moderna ha inibito le rappresentazioni artistiche dell’aldilà, che, in un contesto in profonda trasformazione, hanno trovato nuove modalità di rappresentazione. Per non parlare dei rivolgimenti novecenteschi e postmoderni, accompagnati, tra le altre cose, anche da una trasformazione nelle modalità di raffigurazione dell’aldilà, spesso declinate in una chiave del tutto laica e immanente.

Se, infine, teorici come Philippe Ariès (1975) sostenevano che la morte fosse stata isolata in luoghi che foucaultianamente potremmo chiamare eterotopici, i numerosi avvenimenti sia storici, sia di conseguenza artistici, nella decentralizzazione del soggetto, hanno scoperto (e riscoperto) narrazioni sulla morte e sul dopo che non si limitano a constatare il dualismo vita/morte, ma che ne problematizzano le diverse possibilità immaginative nei differenti media. Ne sono risultati spazi “altri” che narrano “l’altro oltre la vita” in maniera estremamente variegata. L’aldilà infatti non è solo uno spazio immaginato per dare corpo alle narrazioni delle paure dell’uomo, ma è anche un luogo che simbolicamente si lega al passaggio e al confine, rimandando alla memoria, oltre che alla speranza di una sopravvivenza futura.

L’intento di questo numero è quello di esplorare le diverse accezioni e modalità con cui gli afterworlds vengono narrati nella letteratura e nelle arti contemporanee. Saranno particolarmente apprezzate le proposte che riguardano le raffigurazioni dell’aldilà in una prospettiva comparata, all’interno di diverse letterature nazionali o nelle relazioni inter artes, in chiave sia sincronica sia diacronica.

 

Possibili linee di ricerca includono, ma non si limitano a:

 

●      Narrazioni degli spazi dell’aldilà

●      Narrazioni dell’oltre la vita

●      Narrazioni sull’aldilà che influenzano la disposizione della morte

●      Narrazioni autotanatografiche e narratori che parlano dopo la morte

●      Aldilà digitali e virtuali

●      Prospettive multiculturali sulle narrazioni dell'aldilà

●      Spazi e luoghi di confine e di passaggio

●      Figure dell’aldilà e ritorno del represso

●      Figure mitiche (e non) nelle narrazioni dell'oltre la vita

●      Memoria culturale e narrazioni dell'aldilà

●      Intertestualità nelle rappresentazioni dell'aldilà

●      Temporalità delle narrazioni della vita oltre la morte

 

Scadenze:

Abstract (500 parole): 17 marzo 2024                       

Notifica di accettazione: 14 aprile 2024

Consegna dell’articolo: 23 giugno 2024                                

Pubblicazione: 30 novembre 2024

Lunghezza dell’articolo: max 7000 parole

Per proporre un articolo, scrivere a: rivista.echo@uniba.it

 

Bibliografia essenziale di riferimento

 

Ariès, Ph., 1975, Essais sur l’histoire de la mort en Occident. Du Moyen Âge à nos jours. Seuil, Paris.

Bassett, D. J. 2022, The Creation and Inheritance of Digital Afterlives: You Only Live Twice. Springer International Publishing, Berlin.

Bennett, A. 2012, Afterlife and Narrative in Contemporary Fiction. Palgrave Macmillan, London.

Bernabè, A. 2015, “What is a Katábasis? The Descent to the Netherworld in Greece and the Ancient Near East”, in Les Études Classiques 83 (1-4), pp. 15-34.

Burden, D., Savin-Baden, M. 2019, Virtual Humans: Today and Tomorrow (1st ed.), Chapman and Hall/CRC, London.

Carroll, E., Romano, J. 2010, Your Digital Afterlife: When Facebook, Flickr, and Twitter Are Your Estate, What's Your Legacy?, Pearson Education, London.

Danese, R. M., Santucci, A., e Torino, A. 2020, Acheruntica: La discesa agli Inferi dall'antichità classica alla cultura contemporanea. Letteratura e antropologia. Argalía, Urbino.

Doležel, L. 1998, Heterocosmica: Fiction and Possible Worlds. (Parallax: Re-Visions of Culture and Society), Johns Hopkins University Press, Baltimore.

Edmonds, R. G. 2009, Myths of the underworld journey: Plato, Aristophanes, and the “Orphic” gold tablets, Cambridge University Press, Cambridge.

Falconer, R. 2005, Hell in Contemporary Literature: Western Descent Narratives since 1945, Edinburgh University Press, Edinburgh.

Frankel, R., Krebs, V. J. 2021, Human Virtuality and Digital Life: Philosophical and Psychoanalytic Investigations, Routledge, London.

Foucault, M. 1966, “Les utopies réelles ou 'lieux et autres lieux', 07/12/1966”, disponibile su Radio France, https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/les-nuits-de-france-culture/heure-de-culture-francaise-les-utopies-reelles-ou-lieux-et-autres-lieux-par-michel-foucault-1ere-diffusion-07-12-1966-2759883

Gee, E. 2020, Mapping the Afterlife. From Homer to Dante, Oxford University Press, Oxford.

Ghyselinck, Z., Fabietti, E. 2023 (eds.), Necrodialogues and Media: Communicating with the Dead in the Twentieth and Twenty-First Century, De Gruyter, Berlin.

Hayes, E. T. 1994 (ed.), Images of Persephone: Feminist Readings in Western Literature, University Press of Florida, Gainesville.

Herrero de Jáuregui, M. 2023, Catábasis: el viaje infernal en la Antigüedad, Alianza Editorial, Madrid.

Holtsmark, E.B. 2001, “The Katabasis theme in modern cinema”, in M. Winkler (ed.), Classical Myth and Culture in the Cinema, Oxford University Press, Oxford, pp. 23–50.

Kalitzkus, V. 2004, “Neither Dead-Nor-Alive Organ Donation and the Paradox of ‘Living Corpses’”, in A. Fagan, Making Sense Of Dying and Death, Rodopi, New York.

Klapcsik, S. 2012, Liminality in Fantastic Fiction: A Poststructuralist Approach. McFarland, Jefferson.

Lavocat, F. 2016, Fait et fiction. Pour une frontière, Éditions du Seuil, Paris.

Linàres Sanchez, J.J. 2020, El tema del viaje al mundo de los muertos en la Odisea y su tradición en la literatura occidental, Universidad de Murcia.

Mbembe A. 2003, “Necropolitics”, in Public Culture, vol. 15, n. 1, Duke University Press, pp. 11-40.

Moreman, C. M. 2017, The Routledge Companion to Death and Dying, Routledge, London.

Pavel, T. G. 1986, Fictional Worlds, Harvard University Press, Cambridge.

Puglia, E., M. Fusillo, S. Lazzarin, e A. M. Mangini 2018 (a cura di), Ritorni Spettrali. Storie e Teorie Della Spettralità Senza Fantasmi, Il Mulino, Bologna.

Savin-Baden, M. 2021, Digital Afterlife and the Spiritual Realm, Chapman and Hall/CRC, London.

Sisto, D. 2020, La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale, Bollati Boringhieri, Torino.

Sisto, D. 2020, Ricordati di me: La rivoluzione digitale tra memoria e oblio, Bollati Boringhieri, Torino.

Smith, E.L. 2001, The Descent to the Underworld in Literature, Painting, and Film, 1895-1950: The Modernist Nekyia, Edwin Mellen Press, Lewiston.

Sozzi, M. 2009, Reinventare la morte. Introduzione alla tanatologia, Laterza, Bari.

Tanaseanu-Döbler, I., Ryser, G., Lefteratou, A., and Stamatopoulos, K. 2016 (eds.), Reading the way to the netherworld: Education and the representations of the beyond in later Antiquity, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen.

Wagner, R. 2012, Godwired: Religion, Ritual, and Virtual Reality, Routledge, London.

Weinmann, F. 2018, “Je Suis Mort”: Essai Sur La Narration Autothanatographique, Éditions du Seuil, Paris.

Wolf, M. J.P. 2012, Building Imaginary Worlds: The Theory and History of Subcreation, Routledge, London. 

 

 

ECHO – Interdisciplinary Journal of Communication Languages, Cultures,

Socities CFP issue no. 6/2024, edited by Massimo Fusillo, Federico Bertoni,

Anna Chiara Corradino, Simone Carati e Andrea Suverato

 

Afterworlds

 Communication and Representation of the Afterlife

 

Life after death is a fiction. It imagines a world other than our own […] Fiction is also a kind of life after death and, in contemporary culture, the afterlife finds its most pervasive and diverse manifestations in the forms of narrative fiction.

(Bennett 2012, p. 1)

 

Imagining, depicting, and contemplating otherworldly realms characterize the afterlife as a cross-cultural constant throughout world history, dating back to the inception of human imagination questioning the limits of existence and the potential for transcending its boundaries. However, in the last century, representations of life after death have undergone a profound transformation, intertwining ancient traditions with new perspectives, sparking a fertile and ongoing debate.

Recent reflections on death and its aftermath, encompassing interdisciplinary studies like Thanatology, have significantly expanded and revitalized the field of contemplation on the after-life. Departing from well-established narratives and supported by enduring cultural traditions, the exploration of the afterlife has expanded to encompass various 'other' and relational forms between pre- and post-death.

Literature and the arts have grappled with the challenge of narrating life after death, adopting schemes and conventions that often defy socio-cultural norms. Fictional narratives often go beyond the simplistic life/death binarism, expanding their semantic field to explore the ways and the worlds where ‘after’ and ‘before’ meet, proposing intricate relationships and spatial dimensions. While death is often considered unspeakable, attempting to translate it into narrative, images, and experiences is an anthropological constant, as “]death and dying are always culturally defined and embedded in a system of cultural beliefs and values" (Kalitzkus 2004, p. 142). It is no coincidence that the afterlife - like fiction itself (Lavocat 2016) - has often been thought of in terms of a 'territory', a real 'possible world' (Pavel 1986) with distinct nomenclatures (such as the Greco-Roman Hades, Norse Valhalla, the Bardo of Tibetan Buddhism, Christian Hell, Purgatory, and Paradise) and recognizable rules governing access and movements within its boundaries.

The imagery associated with afterworlds extends beyond physical spaces to encompass their inhabitants. Myths, religions, literary traditions, and popular folklore are interwoven with a myriad of figures—deities, revenants, ghosts, vampires, zombies, and more. These entities collectively challenge the conventional dichotomy between life and death, prompting a reconsideration of what common sense might suggest. Speculative inquiry into the afterlife not only witnesses the semantization and signification of life after death but also serves as a lens to study the cultural systems producing these narratives. Death, as a crucial anthropological experience, becomes a prism to interrogate the ideology, conventions, hopes, fears, and anxieties of an era.

Even the process of secularization, which has notably impacted the Western world since the modern age, has not hindered artistic representations of the afterlife. In a context of profound transformation, these representations have discovered novel modes of expression. Furthermore, the upheavals of the twentieth century and the post-modern era, accompanied by various changes, have influenced the depiction of the afterlife. This transformation often takes on a completely secular and immanent perspective.

In contrast to theorists like Philippe Ariès (1975), who suggested the isolation of death in heterotopic places, in a Foucauldian sense, numerous historical and artistic events, in decentralizing the subject, have uncovered and rediscovered narratives about death and the afterlife. These narratives transcend the life/death dualism, problematizing imaginative possibilities across different media, resulting in 'other' spaces narrating 'the other beyond life' in diverse ways. The afterlife is not merely an imagined space giving substance to human fears but is also symbolically linked to passage, borders, memory, and the hope for future survival.

The aim of this issue is to delve into the diverse meanings and narrative approaches employed in depicting afterworlds within contemporary literature and the arts. Submissions that examine representations of the afterlife from a comparative standpoint, spanning various national literatures or exploring inter-art relations, will be especially welcomed. The call encourages contributions that consider these themes both synchronically and diachronically, providing a comprehensive exploration of the evolving portrayals of afterworlds across different temporal and cultural contexts.

 

Deadlines:

Abstract (500 words): 17th March 2024                       

Notification of acceptance: 14th April 2024

Article submission: 23rd June 2024                                

Publication: 30th November 2024

Length of articles: max 7000 words

To submit an article, write to: rivista.echo@uniba.it

 

Potential research lines include but are not limited to:

 

●      Narratives of Afterlife Spaces

●      Narratives Beyond Life

●      Narratives of the Afterlife Influencing Attitudes Towards Death

●      Autotanatographic Narratives and Narrators who Tells after Death

●      Digital and Virtual Afterlife

●      Multicultural Perspectives on Afterlife Narratives

●      Spaces and Border Crossing

●      Figures of the Afterlife and the Return of the Repressed

●      Mythical (and non-mythical) Figures in Afterworlds Narratives

●      Cultural Memory and Narratives of the Afterlife

●      Intertextuality in Representations of the Afterlife

●      Temporal Aspects in Narrating Life Beyond Death

 

Essential Bibliography

Bassett, D. J. 2022, The Creation and Inheritance of Digital Afterlives: You Only Live Twice. Springer International Publishing, Berlin.

Bennett, A. 2012, Afterlife and Narrative in Contemporary Fiction. Palgrave Macmillan, London.

Bernabè, A. 2015, “What is a Katábasis? The Descent to the Netherworld in Greece and the Ancient Near East”, in Les Études Classiques 83 (1-4), pp. 15-34.

Burden, D., Savin-Baden, M. 2019, Virtual Humans: Today and Tomorrow (1st ed.), Chapman and Hall/CRC, London.

Carroll, E., Romano, J. 2010, Your Digital Afterlife: When Facebook, Flickr, and Twitter Are Your Estate, What's Your Legacy?, Pearson Education, London.

Danese, R. M., Santucci, A., e Torino, A. 2020, Acheruntica: La discesa agli Inferi dall'antichità classica alla cultura contemporanea. Letteratura e antropologia. Argalía, Urbino.

Doležel, L. 1998, Heterocosmica: Fiction and Possible Worlds. (Parallax: Re-Visions of Culture and Society), Johns Hopkins University Press, Baltimore.

Edmonds, R. G. 2009, Myths of the underworld journey: Plato, Aristophanes, and the “Orphic” gold tablets, Cambridge University Press, Cambridge.

Falconer, R. 2005, Hell in Contemporary Literature: Western Descent Narratives since 1945, Edinburgh University Press, Edinburgh.

Frankel, R., Krebs, V. J. 2021, Human Virtuality and Digital Life: Philosophical and Psychoanalytic Investigations, Routledge, London.

Foucault, M. 1966, “Les utopies réelles ou 'lieux et autres lieux', 07/12/1966”, disponibile su Radio France, https://www.radiofrance.fr/franceculture/podcasts/les-nuits-de-france-culture/heure-de-culture-francaise-les-utopies-reelles-ou-lieux-et-autres-lieux-par-michel-foucault-1ere-diffusion-07-12-1966-2759883

Gee, E. 2020, Mapping the Afterlife. From Homer to Dante, Oxford University Press, Oxford.

Ghyselinck, Z., Fabietti, E. 2023 (eds.), Necrodialogues and Media: Communicating with the Dead in the Twentieth and Twenty-First Century, De Gruyter, Berlin.

Hayes, E. T. 1994 (ed.), Images of Persephone: Feminist Readings in Western Literature, University Press of Florida, Gainesville.

Herrero de Jáuregui, M. 2023, Catábasis: el viaje infernal en la Antigüedad, Alianza Editorial, Madrid.

Holtsmark, E.B. 2001, “The Katabasis theme in modern cinema”, in M. Winkler (ed.), Classical Myth and Culture in the Cinema, Oxford University Press, Oxford, pp. 23–50.

Kalitzkus, V. 2004, “Neither Dead-Nor-Alive Organ Donation and the Paradox of ‘Living Corpses’”, in A. Fagan, Making Sense Of Dying and Death, Rodopi, New York.

Klapcsik, S. 2012, Liminality in Fantastic Fiction: A Poststructuralist Approach. McFarland, Jefferson.

Lavocat, F. 2016, Fait et fiction. Pour une frontière, Éditions du Seuil, Paris.

Linàres Sanchez, J.J. 2020, El tema del viaje al mundo de los muertos en la Odisea y su tradición en la literatura occidental, Universidad de Murcia.

Mbembe A. 2003, “Necropolitics”, in Public Culture, vol. 15, n. 1, Duke University Press, pp. 11-40.

Moreman, C. M. 2017, The Routledge Companion to Death and Dying, Routledge, London.

Pavel, T. G. 1986, Fictional Worlds, Harvard University Press, Cambridge.

Puglia, E., M. Fusillo, S. Lazzarin, e A. M. Mangini 2018 (a cura di), Ritorni Spettrali. Storie e Teorie Della Spettralità Senza Fantasmi, Il Mulino, Bologna.

Savin-Baden, M. 2021, Digital Afterlife and the Spiritual Realm, Chapman and Hall/CRC, London.

Sisto, D. 2020, La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale, Bollati Boringhieri, Torino.

Sisto, D. 2020, Ricordati di me: La rivoluzione digitale tra memoria e oblio, Bollati Boringhieri, Torino.

Smith, E.L. 2001, The Descent to the Underworld in Literature, Painting, and Film, 1895-1950: The Modernist Nekyia, Edwin Mellen Press, Lewiston.

Sozzi, M. 2009, Reinventare la morte. Introduzione alla tanatologia, Laterza, Bari.

Tanaseanu-Döbler, I., Ryser, G., Lefteratou, A., and Stamatopoulos, K. 2016 (eds.), Reading the way to the netherworld: Education and the representations of the beyond in later Antiquity, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen.

Wagner, R. 2012, Godwired: Religion, Ritual, and Virtual Reality, Routledge, London.

Weinmann, F. 2018, “Je Suis Mort”: Essai Sur La Narration Autothanatographique, Éditions du Seuil, Paris.

Wolf, M. J.P. 2012, Building Imaginary Worlds: The Theory and History of Subcreation, Routledge, London.

 

 

ECHO – Revue Interdisciplinaire de Communication. Langages, cultures,

sociétés CFP numéro 6/2024, sous la direction de Massimo Fusillo, Federico

Bertoni, Anna Chiara Corradino, Simone Carati e Andrea Suverato

 
 

Afterworlds

Communication et représentation de l'au-delà

 

Life after death is a fiction. It imagines a world other than our own […] Fiction is also a kind of life after death and, in contemporary culture, the afterlife finds its most pervasive and diverse manifestations in the forms of narrative fiction.

(Bennett 2012, p. 1)

 

Imaginer, représenter, penser à d'autres mondes : l'au-delà est une constante transculturelle qui a marqué l'histoire du monde, au moins depuis que l'imagination humaine a commencé à s'interroger sur les limites de son existence et sur la possibilité de les franchir. Au cours du dernier siècle, cependant, les représentations de la vie après la mort ont subi un profond processus de transformation, mêlant des traditions anciennes à de nouvelles perspectives, ce qui a déclenché un débat toujours très fécond.

Les récentes réflexions sur la mort et sur ce qui survient après (et pendant) occupent une place centrale dans une série d'études interdisciplinaires, telles que la thanatologie, qui ont permis d'élargir considérablement et de renouveler le champ de réflexion sur l'au-delà. À partir des récits les plus éprouvés et soutenus par des traditions culturelles de longue date, le regard sur l'au-delà s'est ainsi étendu à diverses formes "autres" et relationnelles entre le pré et le post mortem.

La littérature et les arts se sont interrogés de diverses manières sur la manière de narrer la vie après la mort, adoptant des schémas et des conventions souvent en contradiction avec les codes socioculturels de référence. Les récits fictifs dépassent souvent le dualisme vie/mort, mais élargissent leur champ sémantique aux façons et aux mondes où l'après rencontre l’avant, proposant des relations et des spatialités complexes. Si la mort peut être considérée comme l'indicible par excellence, il est également vrai que la tentative de la traduire en récit, en images et en expérience constitue en fait une constante anthropologique : « Death and dying are always culturally defined and embedded in a system of cultural beliefs and values » (Kalitzkus 2004, p. 142). Il n'est pas surprenant que l'au-delà - comme la fiction elle-même (Lavocat 2016) - ait souvent été envisagé en termes de "territoire", de véritable "monde possible" (Pavel 1986), avec ses nomenclatures (l'Ade gréco-romain, le Valhalla nordique, le Bardo du bouddhisme tibétain, l'Enfer, le Purgatoire et le Paradis chrétiens, etc.) et son ensemble de normes reconnaissables, qui régissent non seulement les critères d'accès, mais aussi les déplacements à l'intérieur de ses frontières.

Bien sûr, l'imaginaire des au-delàs ne se limite pas à une série d'espaces physiques, mais comprend également leurs habitants : le mythe, la religion, la tradition littéraire et le folklore populaire sont traversés par des figures (divinités, revenants, spectres, vampires, zombies, etc.) qui remettent en question l'opposition entre vie et mort suggérée par le sens commun. L'investigation spéculative sur l'au-delà, en ce sens, témoigne non seulement des façons de sémantiser et de donner un sens à la vie après la mort, mais offre également un reflet à travers lequel étudier les systèmes culturels qui ont produit certains récits. La mort, expérience anthropologique cruciale, devient en d'autres termes le prisme à travers lequel interroger l'idéologie, les conventions, les espoirs, les peurs et les angoisses d'une époque.

Même le processus de sécularisation qui a particulièrement touché l'Occident depuis l'époque moderne n'a pas inhibé les représentations artistiques de l'au-delà, qui, dans un contexte de profonde transformation, ont trouvé de nouvelles modalités de représentation. Sans parler des bouleversements du XXe siècle et du postmodernisme, accompagnés, entre autres choses, d'une transformation des modes de représentation de l'au-delà, souvent déclinés dans une perspective totalement laïque et immanente.

Enfin, si des théoriciens comme Philippe Ariès (1975) soutenaient que la mort avait été isolée dans des lieux que nous pourrions foucaldiennement appeler hétérotopiques, les nombreux événements historiques et artistiques, dans la décentralisation du sujet, ont découvert (et redécouvert) des récits sur la mort et sur l'après qui ne se limitent pas à constater le dualisme vie/mort, mais qui problématisent les différentes possibilités imaginatives dans les différents médias. Il en résulte des espaces "autres" qui racontent "l'autre au-delà de la vie" de manière extrêmement variée. L'au-delà n'est en effet pas seulement un espace imaginé pour donner corps aux récits des peurs de l'homme, mais aussi un lieu qui se lie symboliquement au passage et à la frontière, renvoyant à la mémoire, ainsi qu'à l'espoir d'une survie future.

L'intention de ce numéro est d'explorer les différentes significations et modalités avec lesquelles les au-delàs sont racontés dans la littérature et les arts contemporains. Les propositions concernant particulièrement les représentations de l'au-delà dans une perspective comparative, au sein de différentes littératures nationales ou dans les relations inter artes, seront particulièrement appréciées, tant sur le plan synchronique que diachronique.

 

Possibles axes de recherche comprennent, mais ne se limitent pas à :

 

  • Narrations des espaces de l'au-delà
  • Narrations au-delà de la vie
  • Narrations sur l'au-delà influençant la disposition face à la mort
  • Narrations autothanatographiques et narrateurs qui parlent après la mort
  • Au-delà numérique et virtuel
  • Perspectives multiculturelles sur les récits de l'au-delà
  • Espaces et lieux de frontière et de passage
  • Figures de l'au-delà et retour du refoulé
  • Figures mythiques (et non) dans les narrations au-delà de la vie
  • Mémoire culturelle et récits de l'au-delà
  • Intertextualité dans les représentations de l'au-delà
  • Temporalité des récits de vie après la mort

 

Échéances :

Résumé (500 mots) : 17 mars 2024

Notification d'acceptation : 14 avril 2024

Soumission de l'article : 23 juin 2024

Publication : 30 novembre 2024

Longueur de l'article : max 7000 mots

Pour proposer un article, écrire à : rivista.echo@uniba.it

 

Bibliographie de référence essentielle

 

Ariès, Ph., 1975, Essais sur l’histoire de la mort en Occident. Du Moyen Âge à nos jours. Seuil, Paris.

Bassett, D. J. 2022, The Creation and Inheritance of Digital Afterlives: You Only Live Twice. Springer International Publishing, Berlin.

Bennett, A. 2012, Afterlife and Narrative in Contemporary Fiction. Palgrave Macmillan, London.

Bernabè, A. 2015, “What is a Katábasis? The Descent to the Netherworld in Greece and the Ancient Near East”, in Les Études Classiques 83 (1-4), pp. 15-34.

Burden, D., Savin-Baden, M. 2019, Virtual Humans: Today and Tomorrow (1st ed.), Chapman and Hall/CRC, London.

Carroll, E., Romano, J. 2010, Your Digital Afterlife: When Facebook, Flickr, and Twitter Are Your Estate, What's Your Legacy?, Pearson Education, London.

Danese, R. M., Santucci, A., e Torino, A. 2020, Acheruntica: La discesa agli Inferi dall'antichità classica alla cultura contemporanea. Letteratura e antropologia. Argalía, Urbino.

Doležel, L. 1998, Heterocosmica: Fiction and Possible Worlds. (Parallax: Re-Visions of Culture and Society), Johns Hopkins University Press, Baltimore.

Edmonds, R. G. 2009, Myths of the underworld journey: Plato, Aristophanes, and the “Orphic” gold tablets, Cambridge University Press, Cambridge.

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