Il lungo ‘Rinascimento’ e i dilemmi della modernità. T.S. Eliot, Ch. Dawson, V.A. Demant

Angelo Arciero

Abstract


Negli anni tra le due guerre mondiali – inserendosi nel dibattito tra classicismo e romanticismo e nella polemica contro Rousseau avviata da Irving Babbitt e soprattutto da T.E. Hulme –, T.S. Eliot, Christopher Dawson e V.A. Demant avviano un’indagine sui rapporti tra religione e politica articolata su una condivisa visione storica. Attribuendo alla fine dell’unità religiosa la valenza di una cesura tra l’epoca classica e medievale, da un lato, e quella moderna dall’altro, Dawson, Eliot e Demand elaborano la concezione di un ‘lungo Rinascimento’ le cui riverberazioni si erano prolungate fino alla tarda età moderna culminando nella crisi della tradizione occidentale e nell’esperienza dei totalitarismi.

In the years between the two world wars –adding themselves in the debate between classicism and romanticism and in the polemic against Rousseau started by Irving Babbitt as well as by T.E. Hulme–, T.S. Eliot, Christopher Dawson and V.A. Demant elaborate a religious and political survey articulated on a shared historical vision. Attributing to the end of religious unity the value of a caesura between the classical and medieval era, on the one hand and the modern era, on the other, Dawson, Eliot and Demand develop the conception of a ‘long Renaissance’


Parole chiave


Rinascimento, modernità, crisi, religione, politica, totalitarismi, Renaissance, modern age, crisis, religion, politics, totalitarianism

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E-ISSN: 2785-4507